Adesso no

Adesso no

Testo e musica di Carlo Audino

C'è buio nella stanza 
e dentro me
gli occhi bagnati di stanchezza: 
io penso a te
Al lume di candela, 
un soffio e via, 
via da te

Canzoni liberate 
da malinconia
nascono dalla mia chitarra 
come per magia
ma non andare via, 
amico no, 
rimani qui

    Ti canterò 
    un lampo degli occhi suoi
    e quel sorriso 
    che sfoggiava su per me
    i suoi occhi un po' dischiusi 
    quando mi diceva "Ti amo"
 
    Io penserò 
    alle canzoni ballate con lei
    ed al profumo 
    dei capelli suoi 
    le sussurravo all'orecchio: 
    "davvero, io ti amo"

        e adesso no, 
        oh no, oh no, oh e adesso no
        oh no, oh no , oh e adesso no
        oh no, oh no , oh e adesso no
 
Un uomo che cammina 
accanto a lei
ed io che guardo da lontano, 
non so cos'è
quel mio dolore al cuore
sento il sangue 
gelare in me
 
Canzoni un po' ibernate 
di malinconia
bruciano nella mia chitarra, 
e fuoco sia
uno sguardo alla candela, 
un soffio e via

    Ti canterò 
    un lampo negli occhi suoi
    e quel sorriso 
    che sfoggiava su per me
    i suoi occhi un po' dischiusi 
    quando mi diceva "Ti amo"
 
    Io penserò 
    alle canzoni ballate con lei
    ed al profumo 
    dei capelli suoi 
    mi sussurri nella mente: 
    "davvero, io ti amavo"
 
        e adesso no, oh no, 
        e adesso no, oh no, 
        e adesso no, oh no, 
        oh no, oh no , oh e adesso no
        oh no, oh no , oh e adesso no
        oh no, oh no , oh e adesso no
        oh no, oh no , oh e adesso no
        oh no, oh no , oh e adesso no
        oh no, oh no , oh e adesso no
        oh no e adesso no

CREDITS

Carlo Audino : voce, cori, chitarre

Riccardo Taddei : tastiere

Simone Ceracchi : basso

Luca Fareri : batteria

Registrato presso LR STUDIO di Lariano (RM)

Radiodate 10 Febbraio 2021

Arrangiamenti di Carlo Audino e Riccardo Taddei

Testo e musica di Carlo Audino

Sabrina Seaside : art director


Approfondimento

Eravamo quattro amici, tutti con le chitarre e tutti con buona voce e buoni sentimenti. Tutti e quattro scrivevamo canzoni e a turno ci si esibiva e si prendevano critiche o elogi per la propria canzone. Quando presentai questa spagnoleggiante (nella versione acustica che facevo all’epoca) “Adesso no” ottenni subito un grande successo. Lo schema semplice ABCABC la rende molto leggera. La tonalità in minore si allinea alla malinconia del testo che tratta di una storia finita male, con il tradimento di lei. In verità non sono mai stato con la “lei” della canzone: mi piaceva e la corteggiavo. L’accompagnavo a scuola pomeridiana con la mia auto (una A112 bianca) da neo patentato. Poi un giorno (il 3 Febbraio 1982) non si presentò all’appuntamento per portarla a scuola ed io non sapevo dove cercarla. Alla fine mi sono recato sotto la sua scuola e nella pausa tra una lezione e l’altra lei era li fuori teneramente con un altro ragazzo. Vide che io in lontananza l’avevo riconosciuta e allora mi venne a sottolineare il suo desiderioda allora in poi di essere accompagnata da “quello”. Mi crollò il mondo addosso, anche se eravamo solo amici, ma io la amavo. Piansi e quando tornai a casa presi la chitarra e scrissi “Adesso no” in pochi minuti. In verità le scene del ballare insieme a lei e del profumo dei capelli si riferiva a dei ricordi avuti qualche anno prima in una festa di quelle che si facevano nel salone di casa di qualcuno, con le aranciate, lo stereo e qualche lampadina colorata: li ballai un paio di brani lenti con una tizia che mi piacque ma di cui mi rimase solo il suo odore e la strana sensazione che provavo stringendola tra le mie braccia.


Aspetto tecnico

Per quanto riguarda l’aspetto tecnico, ovviamente il testo è stato ritoccato in varie parti poichè quello originario spesso era troppo triste o troppo scontato. Comunque i concetti base sono tutti originali (la candela, la chitarra, il ballo, l’uomo e il soffio finale). Questa è stata la prima canzone ad uscire allo scoperto, pubblicata il 10 Febbraio 2021 e devo ammettere che ero davvero emozionato al pensiero: era come portare all’altare una propria figlia! Incredibile. Per il vestito, cioè l’arrangiamento, inizialmente avevo pensato a qualcosa tipo Santa Esmeralda “Don’t let me be misunderstood” ma poi il resto della band ha proposto questo stile funk, più moderno. Sicuramente fa bella mostra di se il basso di Simone, che infatti mi è stato più volte elogiato da molti curatori di playlist di Spotify.



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