Autostop

Autostop

Testo e musica di Carlo Audino

Sorge il sole nel mattino 
tra i raggi di luce che brillano piano
e l'auto che corre e poi va via
sulla carreggiata pulita dal vento
e tu che mi parli d'amore
non ti accorgi che
questo nasce pian piano 
come cresce quel sole
che ti bacia la fronte 
e dice “ma chi sei?”
e dischiude i tuoi occhi
come cerchi nell'acqua 
e ti senti pian piano 
Mister Hyde
Ora chiude i suoi occhi
poggia un poco la testa 
dolcemente mi chiede 
“Tu, chi sei?
Tu, chi sei?
Tu, chi sei?
Tu, chi sei?”

Si guarda intorno e poi va via
un gatto impaurito dall'auto che fila
intanto lei mi guarda giù
se allungo le mani o se guardo la strada
ed io che ci tengo alla vita
io ti tiro su
e ti dico “Sei bella” 
ma tu allunghi le braccia
io poi lascio il volante 
e reggo te
ed il TIR s'avvicina 
si divora la strada
ci sta venendo addosso 
che si fa?
Ora chiudo i miei occhi 
mi ritrovo al mio letto
era tutto un sogno ma, 
chi era lei?
chi era lei?
chi era lei?
chi era lei?

chi era lei?
chi era lei?
chi era lei?
chi era lei?

Scendi svelta, io sono qui
ti aspetto giù in auto
così andiamo alla festa
e vèstiti come sai tu
farò un figurone 
con te divina al mio fianco
ed io sono troppo felice
spero solo che
non sia questo anche un sogno 
e mi farebbe del male
sapere che non esisti 
neanche tu
finalmente tu arrivi
e spalanchi la porta 
e ti dirigi veloce 
verso me
e m'infondi morfina 
dritta nelle mie vene 
col tuo abito verde
ma 
tu chi sei?
bellissima
ah, tu chi sei?
mi fai sentire un angelo
uh, tu chi sei?

CREDITS

Carlo Audino : voce, cori e chitarre

Riccardo Taddei : tastiere

Simone Ceracchi : basso

Luca Fareri : batteria

Registrato presso LR STUDIO

Radiodate 5 Novembre 2021

Arrangiamenti di Carlo Audino e Riccardo Taddei

Testo e musica di Carlo Audino

Riccardo Marzoli: foto

Sabrina Seaside : art director

Alessandra Audino : attrice

Un ringraziamento speciale ai gatti Fiocco e Spilla


Approfondimento

Ci sono momenti nella vita in cui ci si rende conto di quanto essa sia preziosa ed unica e solitamente questo avviene quando si lotta per non morire. Un piovoso giorno di Novembre del 2012 la stavo per perdere a causa di un incidente motociclistico. In verità a caldo non ho sentito nulla. Anche successivamente, ormai sveglio dal coma, ero sotto morfina e quindi non provavo alcun dolore, ma la mia mente volava… I vividi ricordi che ho dei mesi successivi sono di eventi accaduti veramente, secondo me, ma in realtà erano assolutamente fantasiosi. Erano provocati dall’effetto della morfina e tutto ciò che mi circondava lo percepivo deformato. Mi ricordo che periodicamente, tra le varie fantasticherìe, appariva un angelo vestito di verde che si prendeva cura di me e non mi faceva provare il dolore che i ferri piantati in tutto il corpo mi avrebbero sicuramente provocato. Così questa canzone “Autostop” prende forma proprio da queste fantasie, come il dare un passaggio ad una bella ragazza che lo chiede o l’incidente con il TIR. Sono mere illusioni dello stesso ragazzo che, steso sul letto con fili, drenaggi, cateteri e flebo di ogni tipo, sogna di attendere la sua fantastica fidanzata sotto casa per andare a ballare e sfoggiare il vestito più bello. L’unica immagine reale della canzone è la figura vestita di verde che lui vede come una dolce fidanzata o un angelo che altro non è che l’infermiera della Terapia Intensiva che medica il politraumatizzato ed infonde morfina per placare il dolore. Le foto della copertina sono originali e mi ritraggono con lo spumante nella notte di capodanno 2013 ed al compimento dei miei primi passi con il deambulatore qualche mese dopo.






Aspetto tecnico

Per quanto riguarda la registrazione, buona parte del materiale è stato realizzato al primo take, senza alcuna correzione. Anche il coretto “tu chi sei” e “chi era lei” è nato quasi casualmente! Per quanto riguarda il video è stato preso un elemento per ogni strofa e ci si è costruito sopra una sequenza di immagini. Così è stato utilizzato il vento per la prima strofa, il gatto per la seconda ed il cambio-abito per la terza. La mia sorellina Alessandra ha pazientemente interpretato le parti che le chiedevo di volta in volta mentre Sabrina Seaside ha, come al solito, contribuito nella realizzazione sia delle riprese che nelle decisioni. Nelle parti strumentali e nei cori ho giocato interpretando tutta la band.



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