Il fresco mattino
Sfiora le fronti
E le persiane chiuse
Si affaccia alle porte
E chiama in cortile
Fra buoi e galline
Un rotolare di mani
Dalla stanza da letto
Un rotolare di mani
E la finestra si apre
Dal buio
Sul mondo
E giù per strada
C’è un uomo che grida
“Non farti rivedere”
Una campana
E una voce sospira
“Amore, stringimi un po’ di più”
Lenzuola stese
E petti alla finestra
E voci colorate
Dalle botteghe odore di caffè
Ed un ragazzo
Suona e scappa via
No!
No, non andare via
Non devi andare via
No!
No, non andare via
Non devi andare via
Rimani ancora un po’ con me
Tu come mi trovi ?
Due anni fa
Ero più in forma, sai
Come te
Ma adesso stringo le ruote
Alla mia carrozzella
Il mio mondo ha le tinte
Di questo quartiere
Il mio mondo a colori
È dietro questa finestra
La signora Agnese
Spiega una tovaglia
E piove pane in briciole per gatti
Un corso d’acqua
Nel selciato ardente
“Amore mio non devi farlo più“
Lenzuola stese
E seni alla finestra
E luci colorate
Dalle botteghe odore di caffè
Ed un ragazzo
suona e fugge via...
No!
No, non andare via
Non devi andare via
No!
No, non andare via
Non devi andare via
Lenzuola stese [No, non andare via]
E seni alla finestra [Non devi andare via]
E luci colorate
Dalle botteghe odore di caffè [No, non andare via]
Che sfiora e sveglia la mia vita [Non devi andare via]
Lenzuola stese [No, non andare via]
E seni alla finestra [Non devi andare via]
E luci colorate
Dalle botteghe odore di caffè [No, non andare via]
Che sfiora e sveglia la mia vita [Non devi andare via]
Ci sono situazioni che ci travolgono e cambiano totalmente la nostra vita anche nel giro di poco tempo. La protagonista della canzone è una ragazza costretta su una sedia a rotelle che, spalancata la finestra, viene inebriata dai colori ed i rumori provenienti dalla strada. Il profumo del caffè appena tostato la scuote fin nel profondo dell’anima.